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Pixar über alles

(N.B. Questo post sarà pubblicato anche come articolo su http://www.almaradio.it/category/news/)

Fino al 14 febbraio a Milano, presso il Padiglione d’Arte Contemporanea, si potrà visitare un’insolita mostra che ripercorre i maggiori successi della casa di produzione statunitense. Dai primi corti d’animazione agli indimenticabili Nemo, Cars e Toy Story oltre 500 opere illustrano la storia della Pixar e deliziano gli estasiati visitatori.

Dopo un tour internazionale che si è esteso dal MOMA di New York all’Estremo Oriente, la mostra dedicata alla Pixar approda in anteprima europea al PAC di Milano. A dire il vero, più che una mostra, questa iniziativa è un vero viaggio nell’universo del cartone animato: attraverso disegni, dipinti, sculture, bozzetti e installazioni il visitatore ripercorre le fasi della creazione del film dalla semplice stesura della trama alla complessa veste grafica. Tuttavia, ciò che più attira l’attenzione è l’incredibile quantità di disegni realizzati senza l’aiuto delle tecnologie digitali che rivelano il lungo e dettagliatissimo processo dietro ogni produzione Pixar. Grazie alla tecnologia digitale infatti, si è ormai portati a pensare che i cartoni animati siano solo il frutto di elaborazioni grafiche computerizzate. Niente di più falso. Come dimostra l’evento, tutto nasce ancora dalla storyline e dalle matite dei disegnatori Pixar impegnati a rendere ogni personaggio, principale o comprimario, il più dettagliato possibile.

La Pixar nacque nel 1979 come studio di sviluppo hardware e software ma fu con l’arrivo di John Lasseter e dell’immancabile Steve Jobs che diventò la bottega di fantasia che conosciamo oggi. Il segreto di questa leggendaria casa di produzione risiede infatti nella capacità, invariata anzi affinata negli anni, di unire le più spettacolari tecnologie ed effetti speciali alla cura minuziosa dei dettagli, all’ambientazione precisissima e alla tridimensionalità psicologica dei personaggi. Come tutto questo sia possibile è facile capirlo attraverso le sale della mostra che offrono un vero e proprio sguardo dietro le quinte. Affascinanti sono anche le varie tecniche utilizzate nei bozzetti come il carboncino, i pastelli, l’inchiostro di china e il guazzo.

Inoltre, questo tipo di mostra interattiva è una gioia anche per i più piccoli, liberi di scorrazzare da una sala all’altra circondati dai personaggi di Toy Story, A Bug’s Life, Monsters & Co., Gli Incredibili, Cars, Ratatouille, Alla Ricerca di Nemo, Wall-E, Up. A questo si aggiungono due installazioni particolarmente coinvolgenti: lo zootropio, ovvero l’antenato del cartone animato e Artscape, che trasforma le opere in mostra in un filmato 3D. La galleria al primo piano ospita anche l’anteprima del prossimo lungometraggio Pixar, ovvero Brave – coraggiosa e ribelle, storia di una principessa scozzese dalla folta chioma pel di carota.

Due sono i quesiti che pone la visione di questa mostra: il primo, cosa sarebbe oggi la Disney senza la Pixar? La relazione, spesso difficile, tra i due colossi è praticamente simbiotica e c’è da augurarsi che duri nel tempo. E inoltre, possiamo considerare tutto questo arte? Nessuno pretende di avere una risposta esaustiva ma di certo, iniziative come questa sono preziosissime anche per stimolare il dibattito intorno alla questione.

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